Una sera d’estate, un concerto dei Coldplay, un abbraccio troppo intimo sotto le luci del Gillette Stadium. Tutto normale, se non fosse che lui è Andy Byron, CEO della società americana Astronomer, e lei è la sua Chief People Officer, Kristin Cabot. Non sua moglie.
I due sono stati ripresi tra la folla in atteggiamenti affettuosi. Non semplicemente seduti accanto, ma con Andy che abbracciava Kristin da dietro. Un gesto che racconta intimità, confidenza, fisicità. Il tipo di abbraccio che si dà a qualcuno che conosci bene. Forse troppo bene per una relazione puramente lavorativa.
Poi è arrivato il momento della kisscam. La telecamera li ha inquadrati, il pubblico ha applaudito, ma loro si sono subito tirati indietro. Sguardi bassi, imbarazzo evidente. Un istante di gelo, come se quel riflettore avesse toccato qualcosa che doveva restare nascosto. Complicità sì, ma anche paura. E il sospetto, tra il pubblico e sul web, si è acceso all’istante.
Intanto fuori dal concerto, nel mondo reale, qualcosa si muove. Megan Kerrigan, moglie di Andy Byron, ha rimosso il cognome del marito dal proprio profilo Facebook. Lo ha reso visibile solo agli amici e ha chiuso i suoi canali pubblici. Nessun comunicato, nessuna intervista. Ma quel gesto, silenzioso e simbolico, basta da solo a raccontare un cambiamento.
Megan è una figura stimata nel mondo dell’educazione. Insegnante di lungo corso, vicedirettrice di un programma prestigioso presso la Bancroft School. Riservata, elegante, estranea al mondo dei riflettori. Una donna che evidentemente ha scelto il silenzio, ma non l’indifferenza.
E Kristin Cabot? È entrata in Astronomer nel novembre 2024, con un ruolo strategico. Una figura forte, affermata, esperta nella gestione delle risorse umane. Una leader, come la definì lo stesso Byron al momento dell’assunzione. Ora però le sue qualità professionali sono finite in secondo piano, oscurate dal gossip e dai sospetti.
Nessuno dei due ha rilasciato dichiarazioni. Il profilo LinkedIn di Andy Byron è stato cancellato. E la pagina ufficiale dell’azienda tace.
Secondo voci insistenti, i due colleghi sarebbero stati sospesi dal lavoro in seguito alla diffusione delle immagini. Nulla di confermato, ma il chiacchiericcio è continuo. E quando si mischiano ruoli aziendali, coinvolgimento fisico e reazioni del pubblico, è difficile non leggere tra le righe.
La mia considerazione finale
Con l’amante non si va a un concerto dei Coldplay. Non perché sia vietato, ma perché è troppo. Troppo coinvolgente, troppo visibile, troppo carico di significato. È un evento che amplifica tutto. Il corpo, le emozioni, gli sguardi.
Se decidi di portarla lì, non è più solo un gioco. È una dichiarazione. E se poi, al momento della kisscam, ti giri dall’altra parte, ti allontani o abbassi gli occhi, forse non sei più solo un amante. Forse sei un uomo che ha capito di essersi esposto. O magari sei qualcuno che inconsciamente voleva esserlo.
Perché se abbracci qualcuno da dietro, in mezzo alla folla, mentre tutto lo stadio canta Paradise, non sei più un collega. E forse nemmeno un amante. Sei un rischio. Un desiderio troppo grande per restare nascosto.