Il giardiniere del vicino

Tutto è iniziato con un albero.

Un crollo improvviso dal giardino del vicino, finito dritto nel mio.

Un disastro verde, da sistemare al più presto.

Il vicino si scusa e mi manda il suo giardiniere di fiducia.

Quando arriva, noto subito che è diverso dagli altri: giovane, attento, molto concentrato sul suo lavoro.

Io, intanto, mi concedo un momento di pausa con un cocktail analcolico tra le mani, mentre lo osservo da lontano.

C’è qualcosa in quella scena che mi diverte.

A fine lavoro, ci scambiamo i numeri.

Mi serve spesso qualcuno di fidato, e lui si è dimostrato davvero all’altezza.

Poi mi chiede il mio Instagram.

Io, senza pensarci troppo, gli do quello “normale”, senza nome d’arte, dove mi mostro in modo più semplice, più “me”.

Passano pochi giorni.

E scopro che mi seguiva già… da tempo.

Mi seguiva come Daliadiamante.

Non mi aveva riconosciuta: seguiva migliaia di profili femminili, tutti pieni di piccoli dettagli che catturano lo sguardo e da un’estetica ben precisa: smalti lucidi, piedi curati, pose studiate. Cose che per alcuni passano inosservate… ma che per altri sono tutto.

In mezzo a quel mare di dettagli, il mio volto era passato inosservato.

Così, per divertimento, gli scrivo dal mio profilo Daliadiamante.

E lì inizia un nuovo gioco.

I toni si fanno più leggeri, scherzosi, con sottintesi che galleggiano tra le righe.

A un certo punto, mi scrive una frase che mi colpisce:

“Se vuoi, ti sistemerei tutto il giardino volentieri. E magari, stavolta, in cambio… potrei aiutarti a rilassarti, anche senza scarpe…”

Ho sorriso.

Non ho detto nulla.

Ma il giardino, da quel giorno, è sempre perfetto.

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